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In questo branch stiamo sperimentando il primo prototipo di Titillium Pro Serif. Per la versione stabile di Titillium Pro vedi branch main.
La font Titillium (il nome rende omaggio al compositore Arvo Pärt e alla sua tecnica tintinnabuli) nasce nel 2008 come progetto didattico all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Urbino nel corso di Type design della laurea specialistica di Visual Design (ora Nuove Tecnologie dell’Arte).
Il progetto didattico è frutto della volontà di Marcello Signorile e Luciano Perondi di introdurre e far sperimentare la pratica del progetto agli studenti: il disegno del Titillium, con le sue stringenti esigenze, diventa potente strumento didattico che introduce e addestra al confronto all’interno di regole ben definite.
Altro felice intento è stato quello di rendere disponibile il Titillium con licenza Creative Commons e poi Open Font License per facilitare la diffusione e stimolare lo sviluppo in un contesto di coprogettazione. Per diversi anni gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Urbino si prendono cura della font. Oltre agli studenti, la community di type designers è invitata a cooperare e/o a sviluppare proprie varianti del carattere secondo i termini indicati nella licenza. Qui potete leggere le origini del Titillium
Abbiamo da subito condiviso il “prendersi cura” e la logica open. Il Titillium entra a far parte di quella grande famiglia di pratiche, prodotti e servizi open source (vedi Chialab.io) che sviluppiamo per migliorarli, adattarli ai contesti, farli crescere e se i nostri clienti ce lo consentono condividerli open. Testiamo e utilizziamo il Titillium in vari ambienti, soprattutto nell’editoria cartacea e digitale. Con l’editore Zanichelli portiamo avanti le prove più severe negli ambienti della scolastica e della divulgazione scientifica. Emergono pregi e difetti che registriamo nella colonna dei desideri e ripariamo sempre nel rispetto del disegno originario. Ci troviamo così con:
- un report prezioso costituito da casi di utilizzo, incongruenze del design, criticità tecniche, glifi corrotti nel processo di interpolazione, integrazioni nella glyphs-list;
- un carattere che continua ad essere apprezzato e utilizzato: il Titillium è attualmente presente in più di 620.000 siti web: United States 204.492.073, Turkey 45.543.237, Slovakia 3.557.867, Sweden 117.212, Poland 22.104.386 (source: Google Fonts). In Italia, grazie all’intuizione di Gianni Sinni e del suo gruppo di lavoro diventa il carattere di riferimento per la Pubblica Amministrazione Italiana.
- il desiderio e la spinta di investire su un rilancio del Titillium in una versione Pro che non disperda l’origine open e il disegno originale.
Nell’aprile 2023 informiamo l’Accademia di Belle Arti di Urbino del desiderio di prenderci cura del Titillium producendo una nuova versione della font che non sovrascriva la precedente ma le si affianchi con il nome di Titillium Pro. Attendiamo la risposta che giunge positiva a stretto giro e partiamo con i seguenti interventi:
- Disegno dei glifi per aumentare la copertura su lingue europee ed extraeuropee.
- Disegno dei glifi dedicati all’ampliamento della scrittura matematica.
- Disegno del peso Black Italic.
- Disegno dei glifi a “punti elenco” numerati e alfabetici inseriti in quadrati e cerchi (stylistic sets).
- Ottimizzazione spaziatura, kerning e metriche verticali.
- Sistemazione dei glifi corrotti e non funzionanti.
Tutti gli interventi sono stati condotti il più fedelmente possibile nel rispetto del disegno del Titillium originale, pur rivedendo e “migliorando” il disegno, la coerenza delle forme, la spaziatura e il kerning. A fronte di questi interventi consigliamo un’attenta valutazione sulla sostituzione del Titillium con la nuova versione Titillium Pro.
Durante la lavorazione del Titillium Pro, è nato all'interno del corso di "Progettazione dei Caratteri" dell'ISIA di Faenza un percorso di studio e ricerca sulla versione serif del Titillium. Sviluppata dallo studente Lorenzo Volpe e supervisionata da Antonio D’Elisiis il progetto Titillium torna così a “scuola”, così come era nato. Questa ricerca sarà accolta e sviluppata in Chialab nei prossimi mesi, affiancandosi alla nuova versione sans, rendedola una famiglia sempre più sviluppata e performante. L'Accademia di Belle Arti di Urbino, nel rispetto degli intenti iniziali di cooperazione e condivisione, continua a sostenere le modifiche del Titillium e le successive realise, promuovendo concretamente pratiche virtuose di progettazione collaborativa.
Abbiamo rilasciato in forma di prototipo i primi studi della “versione_00” del Titillium PRO Serif che seguono per disegno, proporzioni verticali e ingombri la versione sans. L’intenzione è di sviluppare parallelamente anche una seconda versione in discontinuità con il sans e con caratteristiche più vicine ai canoni storici dei serif. Tracciamo così un doppio percorso progettuale con lo scopo di soddisfare diverse esigenze editoriali, senza mai perdere l’identità della famiglia Titillium e le sue metriche verticali. Al momento accontentatevi della versione in continuità con il sans. Scaricatelo, esploratelo, non pretendete la perfezione: è ancora lunga è la strada e proprio per questo ogni vostra osservazione sarà preziosa. Grazie!
Chialab si prenderà cura della nuova versione, rilasciata con stessa licenza “Open Font License (OFL)” che sarà disponibile su questo GitHub in repository pubblico dedicato, aperto ai contributi esterni e da noi mantenuto.
Progetto a cura di Chialab sulla base del Titillium dell’Accademia di Belle Arti di Urbino.
Redesign dal Titillium al Titillium Pro Sans: Antonio D’Elisiis.
Engineering & Mastering: Antonio D’Elisiis.
Kerning: Igino Marini, iKern.
Grazie a Prof. Marcello Signorile, Luciano Perondi, Zanichelli editore.